sexta-feira, 5 de junho de 2009

Laços/Legami

 

Voo 447: os trentinos Luigi, Giovanni e Rino, mensageiros da solidariedade [pt] [it]
Quarta-feira - 03/06/2009

Foto: Elizabeth Thomé

Os trentinos Luigi, Giovanni e Rino, atravessaram o oceano trazendo esperança na forma de solidariedade. Pode ter sido seu último gesto, pois estavam no avião desaparecido da Air France, mas ficará como um símbolo.

Precisou ocorrer o desaparecimento de um avião com mais de 200 passageiros para a grande imprensa  dedicar alguma atenção para a corrente de solidariedade, cooperação e amizade  que ocorre  por parte dos italianos para com os brasileiros

Eles voltavam felizes, com a sensação de mais uma missão cumprida. Depois de vários dias, em poucas horas reencontrariam seus familiares e voltariam ao seu cotidiano. Homens públicos, mensageiros de um movimento de solidariedade  despojada, em que milhares de pessoas decidiram ajudar pessoas que possivelmente jamais conhecerão, eles provavam, na prática, que é possível ser político e dirigente de entidade com o pensamento voltado ao próximo. Mesmo que esse próximo esteja muito longe.

Pois o gesto de fraternidade dos moradores da província autônoma de Trento tem uma dimensão que supera os laços que unem as pessoas que moram aqui e as pessoas que moram do outro lado do oceano atlântico, consubstanciado por raízes comuns, que o fenômeno da imigração distanciou apenas geograficamente. O apoio dos trentinos repercutirá em favor da comunidade da cidade catarinense de Gaspar indiscriminadamente, pois os recursos que doaram – mais de 22 mil euros, que foram arrecadados durante uma campanha – será revertido para a construção de um centro de apoio social.

Ao contrário do Brasil, onde foram parcas as iniciativas concretas no sentido de ajudar as vítimas do terremoto que atingiu a região de Abruzzo (sem contar as escassas manifestações de solidariedade), italianos de diferentes regiões disseram presente quando da tragédia que se abateu em Santa Catarina, assolada no final do ano passado por enchentes.  Trentinos e venetos, por exemplo, logo saíram à campo para ajudar de maneira efetiva. Ao mesmo tempo, ecoavam pronunciamentos de solidariedade nos parlamentos, tanto  em nível nacional quanto regional.

Luigi Zortea, 66 anos, prefeito de Canal San Bovo, Giovanni Battista Lenzi, 58 anos, deputado regional em Trento, e Rino Zandonai, 60 anos, incansável diretor da Associação Trentini nel Mondo, eram os mensageiros da solidariedade trentina. A par disso, também estiveram no Paraná, acompanhado outro trabalho que, em última análise, é quase uma rotina italiana no Brasil: projetos de cooperação nas mais diferentes áreas. Não passa um dia em que, apesar de a grande imprensa ignorar, italianos não estejam circulando pelas mais diferentes partes do Brasil, contribuindo e cooperando no campo científico, econômico e social. Basta verificar o noticiário de Oriundi para constatar essa realidade.

Luigi, Giovanni e Rino podem ter desaparecido, assim como todos os ocupantes do vôo 447 da Air France.

Porém, algo é certo: se isso ocorreu, servirá para reforçar mais ainda o apoio e o afeto dos italianos pelos descendentes e por todos os brasileiros. Afinal, aqui eles forjaram a sua segunda pátria. (Bonfilho Zulian)

Volo 447: i trentini Luigi, Giovanni e Rino, messaggeri della solidarietà

Soltanto con la scomparsa di un aereo con più di 200 passeggeri i grandi mezzi di comunicazione hanno deciso di dare qualche attenzione alla corrente di solidarietà, cooperazione e amicizia che gli italiani mantengono con i brasiliani.

Tornavano felici, con la sensazione aver compiuto un'altra missione. Dopo molti giorni, in poche ore avrebbero rincontrato le loro famiglie e sarebbero tornati alla loro vita quotidiana. Uomini pubblici, messaggeri di un movimento di solidarietà senza pretese, tramite il quale migliaia di persone avevano deciso di aiutare altri che probabilmente non conosceranno mai; dimostrando, in pratica, come sia possibile essere politici e dirigenti di un ente che si preoccupi con il prossimo. Anche quando questo prossimo si trova molto lontano.

Ed infatti il gesto di fraternità degli abitanti della provincia autonoma di Trento ha un aspetto che supera i legami che uniscono le persone che vivono qui e quelle che vivono dall'altra parte dell'Oceano Atlantico, unite da radici comuni che il fenomeno dell'immigrazione ha separato soltanto geograficamente. Il gesto di sostegno dei trentini si rifletterà in favore degli abitanti del comune di Gaspar in Santa Catarina senza distinzioni, poiché l'ausilio che hanno portato – più di 22 mila euro, raccolti grazie a una campagna pubblica – sarà destinato alla costruzione di un centro di sostegno sociale.

A differenza del Brasile, dove sono state parche le iniziative concrete per aiutare le vittime del terremoto che ha colpito la regione Abruzzo (oltre alle ridotte manifestazioni di solidarietà), italiani di diverse regioni hanno risposto all'appello dopo la tragedia che colpì Santa Catarina, sconvolta da alluvioni alla fine dell'anno scorso. Trentini e veneti, per esempio, si sono immediatamente messi all'opera per prestare aiuti concreti. Allo stesso tempo, facevano eco dichiarazioni di solidarietà nei parlamenti, sia nazionale che regionale.

Luigi Zortea, 66 anni, sindaco di Canal San Bovo, Giovanni Battista Lenzi, 58 anni, consigliere regionale a Trento, e Rino Zandonai, 60 anni, infaticabile direttore dell'Associazione Trentini nel Mondo, erano i messaggeri della solidarietà trentina. Oltre a questo, erano stati anche in Paraná, per accompagnare un altro piano che, in fin dei conti, è quasi un'abitudine italiana in Brasile: progetti di cooperazione in diversi settori. Non vi è un solo giorno in cui, a dispetto del silenzio dei grandi mezzi di comunicazione, non vi siano italiani percorrendo le più diverse parti del Brasile, per contribuire e cooperare in campo scientifico, economico e sociale. È sufficiente leggere le notizie di Oriundi per constatare questa realtà.

Luigi, Giovanni e Rino sono scomparsi, così come tutti gli altri sul volo 447 della Air France.

Una cosa, però, è sicura: se questo è successo, servirà a fortificare ancora di più il sostegno e l'affetto da parte degli italiani per i discendenti e per tutti i brasiliani. Dopotutto, qui hanno forgiato la loro seconda patria. (Bonfilho Zulian)

Redação revista eletrônica Oriundi

3 comentários:

Uno Storese disse...

Come trentino voglio dire Grazie a te Angela perché hai messo questo articolo sui trentini , scomparsi nella tragedia dell' aereo ,
La Tua sensibilità ti onora e onora la memoria degli scomparsi. Erano persone che tenevano uniti gli immigranti partiti dal trentino ,per le terre lontane come il tuo Brasile. Questo 19 luglio quando ci sarà la commemorazione a Storo dei Trentini nel mondo ci sarà un vuoto incolmabile di queste persone .
Un ricordo da parte mia anche ai Brasiliani e alle altre persone che sono scomparse , che la pace sia con loro.
Saluti tuo cugino Fulvio

amatamari© disse...

Grazie.

Alvaro Oliveira disse...

Amiga Angel

Interessante postagem.
Parabéns
Lhe desejo um bom fim de semana

Un beijo

Alvaro